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il Web al servizio del potere

17:52 Pubblicato da StefanoRS
Perché un sito istituzionale deve funzionare? Perché è tutto a vantaggio del potere. Per spiegare questa affermazione provo a fare un esempio.

il 9 maggio sul sito del Governo viene pubblicata la notizia della conferenza stampa di Berlusconi e Frattini in materia di Politica Estera. Mi cade l'occhio su una dichiarazione rilasciata dal Premier: "Abbiamo deciso di spostare il G8 a L'Aquila, sia per la solidarietà nei confronti della popolazione colpita, ma anche per una questione di sobrietà per il momento di crisi internazionale".

Verrebbe da pensare: finalmente un Governo che non spreca soldi pubblici e ci fa risparmiare!

Se non fosse che lo stesso giorno Repubblica pubblicava il seguente articolo:

"E alla Maddalena il conto sale: 8 milioni per tlc e fibra ottica"
LA MADDALENA come Tokyo o come Seul, paradiso delle connessioni ultraveloci al Web. Tutto grazie al G8 di luglio che ha portato nell' isola sarda ben 13 chilometri di fibra ottica. Poi il terremoto e il premier che cambia idea proponendo l' Abruzzo come nuova sede. I lavori della Telecom però erano già iniziati e non siè trattato di un semplice adeguamento delle infrastrutture esistenti. Il progetto, per un investimento del Governo pari a otto milioni di euro circa, prevedeva infatti il potenziamento degli accessi alla Rete per un totale di circa mille e 200 coppie in rame, posa di 19 chilometri di cavi in fibra, sei ponti radio, 19 nuovi punti di entrata alla rete di telefonia mobile. Ma soprattutto il collegamento diretto alla dorsale Sassari-Roma, autostrada digitale che ora ha sull' isola una finestra da ben 10 gigabit al secondo (un gigabit è pari a mille megabit). Cosa vuol dire? È come se, sul linea ferroviaria ad alta velocità fra Roma a Milano, avessero costruito una stazione come Termini a Camucia, paesino di 5.600 anime ai piedi di Cortona. Solo perché nel paese toscano era prevista una riunione lampo di capi di governo. Forse è per questo che i grandi eventi, come le Olimpiadi, vengono organizzati in città importanti. Così strutture e infrastrutture possono continuare ad esser adoperate anche in seguito. Non è il caso della Maddalena. La Telecom ha già speso tre milioni e 289 mila euro dei cinque previsti e ne dovrà sborsare quasi altri due per adeguare le strutture dell' Aquila. Quindi il conto presentato al Governo si dovrebbe aggirare comunque intorno agli otto milioni di euro. Insomma, alla fine dei giochi non si risparmierà un solo centesimo dallo spostamento del G8 dalla Sardegna all' Aquila. Però apparirà più sobrio, quello sì. Perché dai documenti venuti in nostro possesso, abbiamo scoperto che una delle follie del G8 nel nord della Sardegna era per esempio il collegamento web dall' Isola di Santo Stefano alla nave da crociera Fantasia della compagnia Msc, che avrebbe dovuto ospitare i quattromila delegati.E potevano essere lasciati senza una finestra sul World Wide Web degna della Silicon Valley? Per questo è stata prevista la realizzazione di un sistema sottomarino in grado di portare sul vascello centinaia di accessi ad Internet a 34 megabit al secondo che si dovevano inserire sempre sulla dorsale Sassari-Roma. Un sogno per quel 48 percento di italiani che naviga abitualmente sul Web fra mille difficoltà. L' accesso alla Rete di un navigante italiano medio passa infatti per le centraline di zona, che spesso sono sovraffollate o sottodimensionate: prima di raggiungere le dorsali a fibra ottica la velocità di navigazione può subire ridimensionamenti pesanti rispetto a quella teorica. Risultato: i 6, 12 o 20 magabit al secondo pagati profumatamente diventano nei fatti molti, molti meno. Nel caso della Maddalena però la Telecom è solo il committente. A lavoro commissionato, lo ha eseguito e quando è arrivata la conferma che il G8 si sarebbe fatto in Abruzzo l' azienda ha dovuto operare una scelta: abbandonare tutto così com' era, sprecando chilometri e chilometri di cavi che ormai erano irrecuperabili o completare parte delle infrastrutture per usarle in un' altra occasione. Hanno optato per la seconda, giustamente. Magari un altro grande evento, qualcosa che attiri migliaia di giornalisti e televisioni, nei prossimi 50 anni qualcuno lo organizzerà pure alla Maddalena. O magari capiterà un' altra nave da crociera che necessita di collegamenti ultraveloci, oppure un imprenditore immobiliare che oltre alla solita villa con piscina offrirà agli acquirenti anche la possibilità di scaricare film in alta definizione in una manciata di minuti. Come a Tokyo e Seul, appunto, ma sotto il sole della Sardegna. - JAIME D' ALESSANDRO

Informarsi stanca, ma accontentarsi può essere molto pericoloso!
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6 Response to "il Web al servizio del potere"

  1. Vicente Said,

    L'esempio che hai portato testimonia che non ci si può certo fidare delle informazioni fornite dai siti istituzionali, perchè troppo parziali. Sono d'accordo che questi siti debbano essere ben strutturatii in modo da andare incontro alle richieste dei cittadini, ma informarsi sull'operato di un governo attravero il sito del governo stesso è paradossale!

    Posted on 10 maggio 2009 alle ore 19:12

     
  2. StefanoRS Said,

    Quello che mi spaventa sono i lettori che non hanno un granché di senso critico. Quei lettori a cui basta una informazione unidirezionale...tutto ciò contribuisce ad abbassare il livello di guardia e lasciare tutto in mano al potere...

    Posted on 11 maggio 2009 alle ore 11:49

     
  3. Giorgia Ferro Said,

    Forse la connssione superveloce al largo della Maddalena servirà a
    Berlusconi e company durante le loro vacanze in yatch!!
    Per il resto, credo che non tutti i cittadini abbiano il tempo di comparare più fonti quando si informano. Per questo è importante che i giornali svolgano sempre con molta attenzione il loro ruolo, che non è solo quello di dare le notizie ma anche quello di far capire cosa c'è dietro ad esse. Mi sembra però che le nuove frontiere dell'informazione, dove quello che conta sembra essere solo la velocità, rischi di compromettere il vero giornalismo e diminuire il senso critico dei lettori (sempre più impegnati in una sorta di corsa contro il tempo per ricevere l'informazione più aggiornata)

    Posted on 11 maggio 2009 alle ore 12:38

     
  4. Robby Said,

    Credo che il problema non sia sui nuovi mezzi di comunicazione, ma proprio come dici tu quello di lasciare lavorare i veri e bravi giornalisti. Sembra un'utopia ma sarebbe bello poter leggere un giornale, anche online, senza avere sempre dubbi sulla veridicità dell'informazione e senza che ci sia il sospetto di un qualche conflitto d'interessi. Ci arriveremo mai??

    Posted on 11 maggio 2009 alle ore 22:43

     
  5. Lori Said,

    Sarebbe bello Robby.

    Informazione e politica sono inscindibili, una al servizio dell'altra, a quanto pare. Ma con qualche sforzo e tanta pazienza si possono selezionare i bravi giornalisti e i politici che meritano la nostra attenzione, ammesso che ne esistano ancora.

    In vista delle elezioni europee mi permetto di incollare qui il link del blog curato da Travaglio, Gomez e Corrias. Questa settimana c'è un interessante filmato in cui Travaglio passa in rassegna i curricula dei nostri candidati (!!) per le europee. Memore di alcune imbarazzanti scene al Parlamento Europeo (vi ricordate Borghezio? Nella mia mente ancora lo vedo sventolare robe verdi in maniera concitata) vi invito a informarvi accuratamente prima di scegliere chi ci dovrà rappresentare in Europa e di pregare i vostri conoscenti di fare lo stesso.

    http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it

    Posted on 14 maggio 2009 alle ore 00:12

     
  6. Anonimo Said,

    Siamo già a 100 POST !! Confronta i tuoi articoli e quelli dei tuoi compagny di corso...

    Posted on 18 maggio 2009 alle ore 16:25

     

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